martes, 3 de abril de 2007

la mia vita da single

Nel mio piccolo sono felice; cucino, cerco di tenere in ordine l'appartamento, la TV mi serve solo per vedere DVD, ascolto musica. Il lavoro non mi dá grosse soddisfazioni, ma da un pó di tempo cerco di trovare qualcosa di diverso nella mia esistenza. Vorrei fare del bene verso chi é piú sfortunato di me, ma non trovo il sistema. Avvicinandosi la terza etá (o é giá cominciata?) sento bisogni differenti. Ne parliamo?
Un abbraccio, Giorgio

4 comentarios:

stefano dijo...

Grande zio!
L'idea che sta alla base del tuo blog è splendida! Ho letto la tua mail.
Lasciando da parte i vari "myspace" di windows live, credo che i blog rappresentino l'espressione massima della cultura libera.
Il blog di Beppe Grillo è partito per scherzo e guarda che movimento ne è venuto fuori!
Quindi continua così!
Per quel che riguarda il contenuto specifico dell'ultimo post posso avere accesso solo agli argomenti musica e cucina.
A proposito cosa ne dici di Adriana Calcanhoto?
stefano

Giorgio Capirone dijo...

Ciao Stefano, Adriana é brava, tra le migliori in Brasile, anche se io preferisco da tempo Marisa Monte. Il mio blog non é certo per te, che hai tutta la vita davanti (io sono entrato ormai negli ultimi 60), peró ti puó servire per quando ci passerai.
Adesso aspetto i commenti degli ultracinquantenni... G.

Unknown dijo...

Sono ancora molto molto lontana dai 60 anni, ma una certa esperienza, nel mio piccolo, credo di averla maturata. La ricerca della felicità, caro Giorgio, è l'impresa più difficile al mondo: questo noi adulti l'abbiamo capito da un pezzo....
Credo comunque che si debba tener conto di una differenza di base: da giovani è più facile credere di essere felici e lo si è quando i nostri bisogni e i nostri desideri sono realizzati e quando le speranze nel futuro sembrano ragionevolmente conseguibili. Io in questa fase, posso dire di essere stata felice, veramente felice per grandi e piccole o piccolissime cose. Era una felicità vera, ma un po' egoistica, l'ho capito dopo, cioè tutta incentrata su di me e sul mio piccolo mondo da familiari e amici.
Oggi, da "grande", e dopo esperienze dolorose ma formative, credo di avere preso coscienza che il tempo di quella felicità è finito ed è inutile e frustrante cercare di ritrovare emozioni e sentimenti che appartengono al passato: non che mi senta vecchia, tutt'altro(!), sono semplicemente diversa. E la felicità la trovo in situazioni e circostanze diverse: in questo percorso sono molto aiutata dal mio impegno con l'Associazione Bambini Down che mi ha veramente mostrato la vita sotto una prospettiva diversa. Nessuna conversione sulla via di Damasco, per carità, ma un lavoro serio e professionale che mi fa toccare con mano, ogni giorno, i benefici reali che ne possono derivare per tante famiglie in difficoltà, dà un senso alla mia vita e mi gratifica profondamente. E' felicità?... Non so, ma io vado a dormire serena e mi alzo piena di energia. E ne ho un gran bisogno, con la giornata impegnativa che quasi sempre mi aspetta. Appunto, è ora che vada...
Un bacio
Daniela

ivan dijo...

caro giorgio,
ho appena letto il msg di Daniela, mi ha quasi commosso e devo dire che condivido totalmente quanto ti dice. Unica variante che il mio " down", cioe l'impegno, sono ancora per il momento le macchine tessili usate, che bene o male mi ( e ci) danno da mangiare.
Riguardo le cantanti brasilere, io sono rimasto alla mi pare si chiamasse Maria Betana.- Fu un amore a prima vista nel 1972, quando tu, all'epoca, con la sciura Polenghi e la Nicoletta, eri impegnato al controllo pratiche export alla simates in via M. Gioia !! Eh bei tempi, ricordo allora ero in pista con la Brigitte, ma non mi posso lamentare cmq della Fiore ( con qualche riserva, se mi è concesso).-
un salutone, ci sentiamo
a presto magari via skype
ivan